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Scegliamo le parole giuste con trasparenza e semplicità

Ogni parola che pronunci crea immagini, idee, realtà nel cervello di chi ascolta. Scegliere le parole giuste è fondamentale sempre… quando si parla di protezione, ancora di più.

Evita il più possibile parole astratte e concetti filosofici mentre parli al cliente e fai riferimento a casi pratici o aneddoti quotidiani che ti sono capitati: “sa, una volta anche io ho avuto un incidente simile” o “per dirle, quando tre anni fa ho assicurato casa…”. Il cliente deve poter vedere, sentire e toccare con mano quello che gli stai dicendo.

Utilizza similitudini, come il medico o il sarto, per far capire meglio al cliente che devi avere informazioni per personalizzare le soluzioni: “come il sarto ha bisogno di prendere le misure per cucirle un abito” o “come il medico ha bisogno di fare la diagnosi per darle la cura, così io devo farle il profilo prima di darle la sua soluzione”.

Mantieniti sereno e calmo se il cliente pone domande o si mostra un po’ reticente verso la firma della privacy. Proponi al cliente di leggere insieme le clausole per il consenso, mostrando assoluta trasparenza: “le fa piacere se leggiamo insieme le clausole prima di procedere con la firma?”.